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Paulaner e San Francesco di Paola. Una storia tutta calabrese

Birra

Nella piccola cittadina costiera di Paola, sul litorale tirrenico cosentino, sulla sommità di un’altura baciata dalla brezza marina, si estende il convento dei monaci dell’Ordine dei Minimi di San Francesco di Paola. É da questo luogo ameno, intriso di misticismo ed austerità, che ha inizio la curiosa storia della Paulaner, una delle birre simbolo di Monaco di Baviera. Una storia tutta calabrese, che unisce il Meridione di due regioni solo geograficamente distanti tra loro: la Calabria e la Baviera.

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Francesco e l’Ordine dei Minimi

In Calabria si respira forte la grande devozione popolare nei confronti di un santo la cui vita ed il cui operato sono sempre vivi nella cultura e nelle tradizioni locali. Fin dai primi anni della sua giovinezza, Francesco sceglie di vivere una vita fatta di preghiera, meditazione ed eremitaggio. Costruisce per sè un romitorio sulle alture poco sopra il povero paesello di Paola, e si ritira in solitudine, scegliendo di vivere secondo la regola francescana. Il suo esempio attrae molti giovani che, sentendo parlare di lui come di un santo taumaturgo, scelgono di seguirlo, dando vita, in poco tempo, ad una comunità di monaci. In questo luogo ameno sorgerà il primo convento, quello di Paola.

Panorama Della Citta Di Paola

Nella sua lunga vita, Francesco fonderà diversi conventi nel Meridione d’Italia. Molti ne sorgeranno in buona parte d’Europa ed anche nel Nuovo Mondo, dopo la sua morte. Francesco morì nel 1506 a 90 anni. Visse la sua lunga vita secondo i canoni della regola francescana, uniformandone i principi ad una maggiore austerità e rigidità dei costumi. Per tutta la vita, non mangiò mai carne, uova, latte e formaggio, sottoponendo il suo fisico a lunghi periodi di digiuno e di penitenze.

Un emigrante calabrese alla corte dei potenti d’Europa 

Il forte carisma e la grande aura di santità di cui era circondato, lo resero famoso in tutta Europa. Così, all’età di 67 anni fu costretto, per ordine del Papa Sisto IV, ad abbandonare la sua Paola. Doveva recarsi alla corte del re di Francia Luigi XI che, infermo, ne invocava la sua santa guarigione. Francesco, non potendo opporre rifiuto alla richiesta del Pontefice, partì alla volta della corte di Francia per non fare piu’ ritorno nelle natie contrade. Nel suo viaggio attraversò molti luoghi e compì diversi miracoli, tuttora vivi nella memoria collettiva delle genti. Si fermò alla corte di Napoli, dove rimproverò con un aspra invettiva l’avido re Ferrante d’Aragona. Il re era crudele nei confronti del popolo.

San Francesco Di Paola

In Francia scelse di continuare a vivere la sua vita da eremita, rifutando gli agii e i conforti che gli vennero offerti al suo arrivo. Infatti, volle ritirarsi in un bosco nelle vicinanze della corte di Tours dove costruì un piccolo eremo per vivere in penitenza. Il re di Francia guarì dal suo male spirituale grazie a Francesco e fu rasserenato nell’affrontare il suo male corporale.

Il “pane liquido” e la “quaresima”: la nascita della tradizione 

Dopo la morte di re Luigi, Francesco rimase in Francia per altri 25 anni, essendo precettore del Delfino, il futuro re Carlo VIII. Da qui i suoi Minimi si diffusero dapprima in buona parte della Francia e, successivamente, in tutta Europa, fino a giungere in Germania, in Baviera. Nel 1629 fondarono a Monaco, nei pressi dell’attuale Neuhauser strasse, il monastero di Neudeck ob der Au. Qui iniziarono a produrre, per loro uso personale, una birra corposa e robusta, la Paulaner Salvator. Poichè ai tradizionali voti francescani Francesco aveva aggiunto anche un altro voto, quello della Quaresima permanente, ovvero il divieto di mangiare carne tutto l’anno, secondo le regole dell’ordine, questa birra era usata come “pane liquido” nei periodi di Quaresima, ovvero di digiuno e penitenza, proprio grazie alla particolare corposità che la caratterizzava. 

Il birrificio Paulaner: tra modernità e tradizione

La birra dei monaci di Paola, Paulaner, raccolse in poco tempo tanti estimatori anche al di fuori delle mura del convento. Nel 1634 gli altri mastri birrai della città, a cui era stata concessa l’esclusività sul diritto di birrificazione, protestarono, chiedendo a gran voce di imporre il divieto di birrificazione ai monaci di Paola. Tuttavia, il loro tentativo fallì ed anzi, dal 1660 in poi, ci fu un forte incremento della produzione e della vendita di birra, facendo acquisire al monastero il diritto ufficiale di birrificazione. É da questa tradizione, intrisa di un antico misticismo, che nasce la storia di uno dei piu’ famosi e grandi birrifici d’Europa. La Paulaner è oggi una moderna e grande multinazionale, tra i 6 produttori ufficiali di birra dell’Oktoberfest di Monaco.

Paulaner Birra

Una multinazionale che ha saputo dosare tradizione e modernità, senza mai tralasciare l’importanza delle radici da cui deriva il successo ottenuto. Lo stesso logo ritrae, appunto, un monaco dell’Ordine dei Minimi, a dimostrazione del forte legame con la tradizione. Inoltre, nel 2019, in occasione dei festeggiamenti annuali in onore del Santo, che si svolgono a Paola dal primo al 4 di maggio, il birrificio Paulaner ha prodotto una birra speciale per il cinquecentenario della santificazione, chiamata proprio “Paolaner” e donata da una delegazione di mastri birrai del birrificio bavarese, a suggellare il profondo legame tradizionale e culturale tra due regioni meridionali, la Calabria e la Baviera.  

Paulaner e San Francesco di Paola. Una storia tutta calabrese ultima modifica: 2020-11-18T17:59:00+01:00 da Pierfrancesco Pranno

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